In tre secoli di storia sono stati 92 i comandati di questo glorioso reparto.
Il 3 ottobre 1976 ha avuto corso la cerimonia di consegna della Bandiera di Guerra al 1° Battaglione Fanteria Motorizzato San Giusto, consegnata nelle mani del Comandante Tenente Colonnello Federico Ruggiero. La Bandiera di Guerra è decorata con le seguenti ricompense:Medaglia d'Argento al Valor Militare (al 1º Reggimento Fanteria "Re"); Medaglia d'Argento al Valor Militare (al 1º Reggimento Fanteria "Savoia"); Medaglia di Bronzo al Valor Militare (al 1º Reggimento Fanteria "Savoia"); Cavaliere Ordine Militare d'Italia (all'Arma di Fanteria)
L'uso del stemmi araldici nei Reggimenti è molto antico e risale al Medioevo quando i reparti armati erano soliti portare, prima sulle bandiere e poi sugli scudi, i simboli del Signore al quale avevano giurato fedeltà. Per l'Esrcito Italiano la prima concessione di uno stemma araldico risale al 1692.
Il Reggimento Savoia viene istituito nel 1624, con il nome di Fleury. Il 1º Reggimento "San Giusto" è stato uno dei più antichi reggimenti dell'Esercito Italiano. Esso nacque infatti nel 1624 quale Reggimento "Fleury", formato con truppe francesi dal marchese Trivier de Fleury al servizio di Carlo Emanuele I di Savoia. Nel 1625 partecipò alla guerra contro la Francia: nel 1625-1626 partecipa ai combattimenti in Valtellina. A seguire fino alle Guerra Napoleoniche con gloriosi fatti d'arme.
Durante la Grande guerra del 1915-18 è schierato dapprima nella Venezia Giulia, poi sul Monte Grappa. Nel corso del conflitto prende parte ai combattimenti di Oslavia, Podgora, Peuma, San Marco di Gorizia, Monte Tomba, Monfenera, Conca di Alano e Vittorio Veneto. Per i fatti d’arme di San Marco e di Alano di Piave merita una medaglia d’argento al valor militare.
Il Reggimento, di stanza a Cividale del Friuli, nel 1926 viene inquadrato nella XIII Brigata di Fanteria, poi 13ª Divisione di Fanteria del Monte Nero (corrispondente alla divisione territoriale di Udine). In occasione della Campagna d’Etiopia del 1935-36 concorre con proprio personale alla formazione dei reparti mobilitati.