BENVENUTI NEL SITO UFFICIALE DELLE CRAVATTE ROSSE 1° SAN GIUSTO E ASSOFANTE

BENVENUTI NEL SITO UFFICIALE DELLE  CRAVATTE ROSSE  1° SAN GIUSTO E  ASSOFANTE - Cravatte Rosse 1°San Giusto

L'Associazione Nazionale  Cravatte Rosse del 1° San Giusto è nata nel giugno 2013, è una organizzazione privata apolitica, apartitica e senza scopo di lucro costituita principalmente da cittadini che hanno prestato servizio militare, con qualsiasi grado, nell'unità di fanteria più antica e prestigiosa dell'Esercito Italiano prima della sua soppressione avvenuta nel 2008.

L'Associazione ha per scopo principale quello di : promuovere e cementare i vincoli di cameratismo e di solidarietà fra i militari ancora in servizio e in congedo che hanno indossato la cravatta rossa e le mostrine del 1° Btg./Rgt. San Giusto,e fra essi e gli appartenenti alle altre forze armate ed alle rispettive associazioni; tener vivo fra i soci il sentimento di devozione alla Patria, lo spirito di corpo, il culto delle gloriose tradizioni dell'unità e la memoria dei suoi eroi caduti; realizzare, nei limiti delle possibilità, l'assistenza morale, culturale, creativa, ricreativa ed economica a favore degli iscritti e delle loro famiglie; promuovere e partecipare ad attività di volontariato per il conseguimento di finalità assistenziali, sociali e culturali con la popolazione locale e nazionale.

 

PERCHE' LA CRAVATTA ROSSA ?

E' tradizione che la cravatta rossa ,portata oltre dal 1° San Giusto erede del 1° e 2° Rgt. dell’ex Brigata RE, viene assegnata sin dal 1664 al Reggimento di Savoia di Sua Altezza Reale (dal quale in tempi successivi sarebbe nata la Brigata Savoia poi Re sui reggimenti 1° e 2°). Il privilegio è in virtù del fatto che il rosso è il colore predominante nelle insegne di Casa Savoia. La cravatta rossa del 1° San Giusto è la più antica fra tutte quelle del nostro Esercito.

 

LA STORIA DELL' ANTICO E GLORIOSO REPARTO DI FANTERIA DELL'ESERCITO ITALIANO

Il 1° Reggimento "San Giusto" è stato il più antico reggimento dell'Esercito Italiano. Esso nacque infatti nel 1624 quale Reggimento "Fleury", al servizio di Carlo Emanuele I di Savoia. Il 31 marzo 2008 il reggimento venne ufficialmente sciolto e con la consegna della Bandiera di Guerra al sacrario dell’Altare della Patria in Roma si conclusero 384 anni di storia delle “Cravatte Rosse”.

RINNOVO QUOTA ASS.TIVA IBAN: IT75Y0887702201000000704431 BCC Venezia Giulia

RINNOVO QUOTA  ASS.TIVA  IBAN: IT75Y0887702201000000704431  BCC Venezia Giulia - Cravatte Rosse 1°San Giusto

ULTIME NOTIZIE SULLE NOSTRE ATTIVITA' - 10° RADUNO CRAVATTE ROSSE

ULTIME NOTIZIE SULLE NOSTRE ATTIVITA' - 10° RADUNO CRAVATTE ROSSE - Cravatte Rosse 1°San Giusto

RADUNO 2023 DELLE CRAVATTE ROSSE 

Raduno dei Fanti del 1° BTG/RGT Fanteria Motorizzato "San Giusto", presso la Caserma Vittorio Emanuele III a Trieste in via Rossetti .E' stata  una bellissima festa e occasione per incontrare amici, commilitoni e onorare il nostro amato Reparto. Fedele Sempre !

Grazie a tutti i partecipanti

A breve il resoconto della giornata !

 

 IL CALENDARIO DEL DECENNALE

il 2023 è il decimo anno di attività della nostra Associazione. Abbiamo voluto celebrare questa occasione con la pubblicazione straordinaria di un calendario che percorre con le immagini le attività della nostra associazione nel corso di questi 10 anni. Ma non solo, il calendario riprende immagini storiche del nostro reparto del quale noi ne ereditiamo i valori e l'orgoglio di appartenenza. Grazie a tutti i nostri soci e a tutti coloro che ci seguono e condividono il nostro spririto di corpo e il nostro operato.

Il Calendario è a disposzione presso la Segreteria sociale. Per molti potrebbe essere una piacevole strenna natalizia da donare al proprio amico e collega d'arma o semplicemente a parenti ed amici.

E' gradita una semplice donazione, finalizzata a contribuire alle spese di realizzazione e spedizione.

Info e prenotazioni al numero 3471889129

NEWS ATTIVITA' SOCIALI GRUPPO VENETO

NEWS ATTIVITA' SOCIALI GRUPPO VENETO - Cravatte Rosse 1°San Giusto


CON IL 52° CACCIATORI ALPI A MONTAGNANA
Il gruppo veneto della nostra Associazione ha pertecipato ad una conferenza dal tema storico a Montagnana, proprio a ricordare il passaggio di Garibaldi . Anche i Fanti del 52° portano la cravatta rossa però storicamente riferita a Giuseppe Garibaldi .
Trae origine dal Corpo «Cacciatori delle Alpi» di Giuseppe Garibaldi, costituito con decreto 17 marzo 1859.
Nella storia più recente il 52º Battaglione fanteria d’arresto “Alpi” ebbe sede ad Attimis e Grupignano alle dipendenze della Divisione meccanizzata “Mantova”. Dal 1º ottobre 1986 a seguito dell’abolizione del livello divisionale, il Battaglione passò alle dipendenze della Brigata meccanizzata “Mantova. Il 1º agosto 1987 il Battaglione ha acquisito la caserma “Sergio Vescovo” di Purgessimo, già del 120° Battaglione fanteria d’arresto “Fornovo”. Il 7 luglio 1991 il battaglione venne trasferito alla Caserma “Zucchi Lanfranco” di Cicidale del Friuli. Per poi essere sciolto ll 29 agosto 1996. La Bandiera di guerra è custodita presso l’Altare della Altare della Patria al Sacrario delle Bandiere del Vittoriano.


A PADOVA IN RICORDO DEGLI INTERNATI MILITARI
Per l'80° anniversario dell'Internamento dei Militari Italiani nei Lager nazisti, l'Amministrazione comunale di Padova e l'Associazione nazionale ex internati hanno commemorato i Caduti nei campi di concentramento tedeschi. alzabandiera, onori ai Caduti, interventi.
In chiusura, il rettore del tempio don Fabio Artusi benedirà delle piccole lapidi e saranno letti i nominativi degli ex internati militari deceduti, a cui sono dedicate le lapidi.
Nel Tempio Nazionale dell’Internato Ignoto è stata officiata la Santa Messa. Contestualmente era visitabile il Museo Nazionale dell’Internamento. Il nostro Pietro Dal Bon ha partecipato alla cerimonia con la bandiera del Gruppo Veneto della nostra associazione.

NOTIZIE ATTIVITA' ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEL FANTE - TRIESTE

NOTIZIE ATTIVITA'  ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEL FANTE - TRIESTE - Cravatte Rosse 1°San Giusto

 


 

SEZIONE PROVINCIALE DI TRIESTE INTITOLATA AI FRATELLI SCIPIO E GUIDO SLATAPER
La Sezione provinciale dell'Associazione Nazionale del Fante è intitolata ai pluri decorati fanti Scipio e Guido Slataper .
Scipio Slataper nato a Trieste nel 1888. Fa parte del movimento degli irredentisti, che lotta per passare dalla dominazione dell’Impero Austro-ungarico al Regno d’Italia. Per questo, allo scoppio del primo conflitto mondiale si arruola volontario nelle fila dell’esercito italiano, fa parte del glorioso 1° Reggimento “Re” e raggiunge il grado di sottotenente di fanteria. Mandato al fronte sul Podgora (noto anche col nome di Monte Calvario), perde la vita il 3 dicembre 1915, durante un’azione nella quale, alla testa dei suoi uomini, si lancia contro una pattuglia austriaca e viene ferito mortalmente alla gola. Per questa azione viene decorato alla memoria con la Medaglia d’Argento al Valor Militare.
Il Guido Slataper , nacque a Trieste il 28 ottobre 1897, fratello di Scipio. Con l'entrata in guerra del Regno d'Italia, il 24 maggio 1915,si arruolò volontario nel Regio Esercito insieme al fratello. Ottenuta la nomina a sottotenente di complemento i due fratelli si arruolarono nel 1º Reggimento fanteria "Re" della Brigata più antica e prestigiosa della fanteria, la Brigata "Re", ed entrambi combatterono sul monte Podgora rimanendo gravemente feriti. Scipio, perse la vita mentre egli sopravvisse, e per il loro eroico comportamento i due fratelli furono entrambi decorati con la Medaglia d’argento al valor militare.
Ritornato ben presto al fronte, fu assegnato al 230º Reggimento fanteria "Campobasso" e combatté valorosamente a Salcano (1916), distinguendosi successivamente nella conquista del Monte Santo (14 maggio 1917), conquistando una seconda Medaglia d'argento al valor militare, successivamente commutata in Medaglia d'oro al valor militare.
Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 fu nominato commissario straordinario di Trieste in sostituzione del Podestà Cesare Pagnini. Con l'occupazione nazista fu deportato nel Campo di concentramento di Mauthausen, ma sopravvisse e ritornò in Patria alla fine della seconda guerra mondiale. Nel 1949 fondò a Trieste la “Federazione Grigioverde”, un sodalizio che riuniva - e tutt'ora riunisce - l'azione delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma presenti in città, contribuendo a conservare l'attaccamento della città alla Patria Italiana.